Pdl in piazza vs giudici: catena umana contro carcere per Cosentino

Pubblicato il 27 Maggio 2013 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA
Pdl in piazza vs giudici: catena umana contro carcere per Cosentino

Pdl in piazza vs giudici: catena umana contro carcere per Cosentino (Nicola Cosentino – Foto LaPresse)

NAPOLI – Il Pdl scende in piazza contro il “carcere preventivo” per Nicola Cosentino. Una catena umana annunciata da Daniele Capezzone e “alcuni ministri”, scrive Repubblica, che “circonderà” il tribunale di Santa Maria Capua Vetere giovedì 30 maggio. L’annuncio per ora viaggia in rete, tra cellulari e social network come Facebook.

Conchita Sannino scrive su Repubblica:

“Appuntamento alle 19 di giovedì, piazza San Francesco, Santa Maria Capua Vetere: obiettivo, Palazzo di Giustizia. È lo stesso Tribunale in cui si stanno celebrando i due processi contro l’ex parlamentare Nicola Cosentino, detenuto a Secondigliano da settanta giorni”.

Le accuse per Cosentino sono di concorso esterno in associazione mafiosa, per la gestione dei rifiuti. Un secondo processo riguarda presunti falsi e corruzione per la realizzazione di un centro commerciale, poi mai realizzato, a Casal di Principe. Capezzone e altri esponenti del Pdl a livello nazionale hanno annunciato la propria partecipazione alla manifestazione Pdl, con il partito che torna in piazza dopo la manifestazione al tribunale di Milano.

Rosa Criscuolo, scrive Repubblica, organizza “pullman da Napoli” per la manifestazione:

“Il Pdl, come si legge anche nella pagina facebook della Criscuolo, sta organizzando “pullman da Napoli”, rimandando ad un numero di cellulare. Repubblica prova a chiedere: che tipo di manifestazione è, a favore di Cosentino? Risposta di un giovane esponente Pdl: “Certo. Anche, perciò lo facciamo a Santa Maria”.

Ci saranno esponenti di spicco del Pdl? “Sì. Capezzone e anche alcuni ministri, non so chi”. E per i pullman? “Il partito li mette a disposizione, si parte alle 18.30, torniamo alle 22”. Scrive la Criscuolo, come ispirata: “Sono certa che giovedì saremo numerosissimi. Avremo un’ondata di giustizia (…) C’è bisogno di tutti per lottare contro le misure carcerarie preventive”.