ROMA – Ferma all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) da oltre 7 mesi e in in attesa di un parere del Consiglio Superiore di Sanita' chiesto dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio per verificare la compatibilita' con la legge 194 e "chiarire" se il farmaco sia di natura abortiva o contraccettiva. E' questa, allo stato attuale, la situazione della cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo', il farmaco a base di ulipristal acetato (Ua) utilizzato per la contraccezione di emergenza e che ha efficacia fino a cinque giorni dopo un rapporto sessuale non protetto. La pillola ha gia' avuto il via libera alla vendita negli Usa e in Europa ha ricevuto l'autorizzazione dell'autorita' farmacologica europea (Emea) ed e' gia' reperibile in Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. In Italia l'HRA Pharma ha presentato all'Agenzia italiana del farmaco la richiesta del via libera per mettere in commercio il farmaco nel gennaio del 2010 ma successivamente il ministro della Salute, Ferruccio Fazio aveva fatto sapere di voler chiedere un parere del Css sulla "compatibilita' del farmaco con la normativa vigente e che sia escluso con certezza che agisca dopo il concepimento". Parere che sarebbe dovuto arrivare "entro un mese", come aveva sottolineato il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ma al momento e' ancora atteso.
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