ROMA – Sara' l'ufficio centrale della Cassazione a decidere se, alla luce dell'emendamento presentato oggi dal governo, il referendum sul nucleare saltera' o se la consultazione si terra' ugualmente. La Suprema Corte – spiega il presidente emerito della Corte Costituzionale Piero Alberto Capotosti – dovra' infatti stabilire se l'abrogazione delle norme sulla realizzazione di nuovi impianti nucleari sia ''sufficiente nel senso richiesto dai promotori del referendum''. Il quesito promosso dall'Idv di Antonio di Pietro e' articolato e chiede la cancellazione di circa 70 norme contenute nei provvedimenti varati dal governo Berlusconi per il ritorno del nucleare in Italia. Nel caso in cui la Cassazione dovesse ritenere che l'emendamento del governo al decreto omnibus soddisfi solo parzialmente le richieste dei comitato promotore, la consultazione del 12 e 13 giugno si terrebbe lo stesso, anche se con un quesito ''ristretto''..