Scuola, Cobas: Il 13 docenti e studenti contro quiz invalsi

ROMA – ''La campagna dei Cobas ha smascherato la colossale e pericolosissima truffa dei quiz Invalsi che si terranno nelle scuole tra il 10 e il 13 maggio e ha fatto sbandare vistosamente il carrozzone Invalsi, il MIUR e i tanti presidi-dirigenti che si considerano oramai i proprietari delle scuole''. A sostenerlo e' Pietro Bernocchi, portavoce dei Cobas. ''Gli stessi 'valutatori' Invalsi hanno ammesso quale è il vero intento del MIUR: quello di avere uno strumento al servizio dell'odiosa campagna contro i lavoratori della scuola pubblica, un "testificio" per fare la classifica dei docenti buoni e cattivi, per delegittimare e smantellare la scuola pubblica", prosegue Bernocchi. Secondo il quale, ''il MIUR, vista la mala parata, ha scaricato i presidi-kamikaze, ammettendo con la Nota 2792 del 20 aprile che ogni decisione sui quiz Invalsi deve essere 'deliberata dal Collegio docenti'; che non ci sono obblighi per i docenti in assenza di tali delibere; che le delibere dei Collegi contrarie ai quiz non sono illegali ma solo "improprie". Smascherata la truffa, molti presidi-kamikaze stanno convocando precipitosamente i Collegi per far loro cambiare il piano delle attività, inserendo in extremis l'Invalsi. Anche tali modifiche in extremis sono illegali: e i presidi che le useranno per interrompere il pubblico servizio e imporre i quiz rischieranno nei tribunali''. Accanto ai docenti, ci saranno in molte città gli studenti delle superiori che usciranno dalle classi dove si dovessero svolgere i quiz o consegneranno in bianco i materiali.

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