LONDRA – Documenti del governo americano ottenuti attraverso Wikileaks dal Daily Telegraph affermano che diplomatici degli Stati Uniti furono informati che una delle ragioni per cui Osama bin Laden era sfuggito sempre alla cattura era perche' i servizi di sicurezza pakistani lo informavano ogni volta che le truppe Usa stavano avvicinandosi. Nel dicembre 2009 il governo del Tajikistan mise in guardia gli Stati Uniti che gli sforzi di mettere le mani sul capo di al Qaida erano ostacolati da spie pakistane corrotte. In un dispaccio diplomatico ottenuto via Wikileaks il generale Abdullo Sadulloevich Nazarov, alto ufficiale dell'antiterrorismo tagiko, dice agli americani che ''molti in Pakistan'' sapevano dove si trovava bin Laden. ''In Pakistan bin Laden non era un uomo invisibile, molti erano a conoscenza dei suoi movimenti nel Waziristan del Nord ma ogni volta che veniva tentato un raid sui suoi nascondigli il nemico riceveva un avvertimento del loro avvicinamento da fonti nelle forze di sicurezza'', si legge nel dispacci. Da documenti di Guantanamo, sempre ottenuti dal Telegraph, si ricava che gli americani avevano cominciato ad essere sempre piu' cauti nella condivisione di informazioni sui piani operativi con il governo del Pakistan. L'anno scorso il premier britannico David Cameron aveva creato un caso diplomatico affermando che Islamabad non poteva ''guardare in entrambe le direzioni'' nella guerra al terrorismo. Il governo pakistano aveva reagito con profonda irritazione, ma ieri bin Laden e' stato individuato e ucciso in un compound a poche centinaia di metri dalla prestigiosa accademia militare pakistana di Abbotadad: una coincidenza che ha fatto sollevare nel Regno Unito sospetti di complicita' tra forze pakistane e lo sceicco del terrore.