CAGLIARI – E’ scattato l’allarme radioattività nello stabilimento della Portovesme srl (gruppo Glencore), in provincia di Carbonia-Iglesias, per la presenza di Cesio 137 nei sacchi di fumi di acciaieria arrivati via mare dalla Grecia.
Come riportano i quotidiani L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna, il portale radiometrico che scansiona tutti i carichi di fumi in arrivo ieri ha trillato tre volte. Le analisi effettuate dall’Istituto di Fisica dell’Università di Cagliari hanno confermato la contaminazione da Cesio 137. Solo per dare un’idea il Cesio 137 era la principale forma di inquinamento radioattivo attorno alla centrale di Chernobyl dopo l’incidente.
Alla Portovesme l’allarme è scattato quando i sacchi pieni di fumi di acciaieria hanno cercato di superare il portale radiometrico. Intorno alla fabbrica e a tutta l’area è stato predisposto il piano di massima allerta. Per motivi di sicurezza il carico è stato trasferito nella zona riservata dove è monitorato costantemente dai tecnici dell’azienda per evitare il rischio di incidenti. A Portovesme sono arrivati anche i carabinieri del Noe di Cagliari e i tecnici dell’Arpas dipartimento Sulcis Iglesiente per fornire un supporto tecnico.
I fumi di acciaieria contaminati avevano superato i controlli in Grecia, ma alla fine del loro viaggio il carico contaminato della motonave ”Eilsum”, battente bandiera ellenica, destinato alla Portovesme srl e’ stato fermato all’ingresso dello stabilimento che avrebbe dovuto trattare il pericoloso materiale nel processo di lavorazione. Ora tutto il materiale contaminato dovrà essere rispedito in Grecia con modalità di massima sicurezza che dovranno essere decise dal prefetto di Cagliari. Anche il personale del cargo è stato evacuato e allontanato dal porto industriale.
I commenti sono chiusi.