ROMA – Beppe Grillo è partito alla conquista di viale Mazzini, al grido di ”Montiamo a Cavallo” e con in mano il volantino intitolato ”Fuori la politica e le lobby dalla Rai”. L’intenzione di Grillo chiedere provvedimenti, respinti al mittente, dopo l’intervista di Enrico Letta a Che tempo che fa. Bagnato da una pioggia scrosciante il leader M5S ha improvvisato un piccolo comizio sotto il cavallo morente: con lui il presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico che a quel punto ha chiamato la segreteria del direttore generale Luigi Gubitosi per chiedere di essere ricevuto con il suo leader.
Gubitosi li ha ricevuti nel suo studio, mentre fuori continuavano pioggia e tafferugli anche perchè la delegazione era composta di altri 20-30 parlamentari Cinquestelle che entrati nel palazzo della Rai hanno conquistato il corridoio e si sono però dovuti fermare fuori la porta, al settimo piano, dove hanno stazionato per tutta la durata del colloquio.
Dentro, per i 45 minuti dell’incontro è stato soprattutto Beppe Grillo a parlare, come ha raccontato lui stesso alla fine con l’intenzione di fare una conferenza stampa dentro il palazzo della Rai. Questo però gli è stato vietato, ”perchè non è mai successo che un partito politico faccia una conferenza stampa in Rai”. Il primo attacco di Grillo oggi è stato appunto contro Enrico Letta: ”La Rai, e quindi il dg Gubitosi, deve intervenire sul presidente del Consiglio Letta che ieri su Rai3, davanti a 5 milioni di spettatori, ha detto una cosa falsa. Non siamo noi ad aver votato il Porcellum, ma lui”, ha sostenuto Grillo.
Poi ha spiegato che il dg gli avrebbe detto di aver preso provvedimenti: ”Io ovviamente non l’ho mai detto. Ho detto semplicemente – spiega poi all’ANSA il dg Gubitosi – che il presidente Letta aveva il diritto di esprimere la sua opinione, perché noi diamo diritto di tribuna a tutti e puntiamo sempre ad un’informazione imparziale”. Ma Grillo se la prende anche contro i giornalisti, quelli Rai in particolare: ”I giornalisti sono camerieri dei politici. Tg1, Tg2 e Tg3 depistano informazioni per milioni di cittadini. Per questo siamo al 70mo posto della classifica della liberta’ di stampa”, mentre il dg rinnova la fiducia a direttori, dirigenti e giornalisti Rai. Anzi Gubitosi chiede a Grillo di non offendere la Rai e i suoi 13 mila lavoratori. Poi Viale Mazzini torna vuota ma la polemica continua, a Grillo risponde duramente il premier Letta su Facebook: “Grillo ancora una volta mente. Soprattutto dimostra di volere, lui per primo, il Porcellum”. Ma la reazione più dura è contro il presidente della Vigilanza Roberto Fico, del quale i componenti della commissione Pd e Pdl chiedono a gran voce le dimissioni per aver violato il suo ruolo istituzionale. “Non ho alcuna intenzione di dimettermi”, replica Fico rimandando al mittente le accuse di aver tradito il suo ruolo di garanzia. “Io sono un deputato e partecipo alle manifestazioni del Movimento – aggiunge Fico -. Noi chiediamo che i partiti rimangano fuori dalla Rai e la nostra presenza oggi a Viale Mazzini non era in contraddizione con questa idea: abbiamo chiesto che ci sia libertà di informazione, non vogliamo né reti tv, né altro. Solo che sia tutelato il diritto dei cittadini all’informazione”..
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