BRESCIA – “Nel 2013 non eravamo pronti, abbiamo imbarcato chiunque”. Così Beppe Grillo ha salutato i Cinque Stelle alla festa per i 10 anni del Meet Up di Brescia. Si è presentato a sorpresa: ha stretto la mano agli attivisti, passeggiato per la festa, ascoltato Luigi Di Maio dal balcone. Alla fine ha preso la parola, un breve intervento per salutare e fare mea culpa.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha detto poche cose, col solito piglio ironico, ha scherzato sulle differenze con Casaleggio, e ha ricordato la strada fatta sin qui da quel primo “post scritto in mutande a casa”. Non manca ti attaccare la politica: “Siamo in una dittatura”. E per il futuro intima: “I meet up faranno proteste e manifestazioni coordinate in diverse città”.
La stilettata a Renzi, l’ha data Di Maio che poco prima sullo stesso palco intervistato da alcuni studenti ha detto: “Le unioni civili? Io non ho capito qual è la posizione del premier”. Il riferimento è all’intervista del premier ad Aldo Cazzullo sul Corriere di ieri: “Quando va al Meeting di Rimini dice una cosa, quando viene intervistato un’altra. Se le unioni civili devono essere un baratto per tenere in piedi il governo noi ci tiriamo fuori”.
Attacco anche sui temi economici: “La produzione industriale è calata a giugno e luglio e i disoccupati sono aumentati di 55 mila unità. Renzi racconta favole come dimostrano i dati falsati del ministero del Lavoro”, ha aggiunto Di Maio auspicando un ritorno alle urne. Quando all’emergenza migranti, afferma: “Le idee di Renzi sul diritto d’asilo erano già contenute nella mozione di Manlio di Stefano approvata quasi all’unanimità dalla Camera. Il problema è che quello che dice Renzi non corrisponde mai ai fatti. Noi non abbiamo visto fare niente né al premier né alla nostra ministra degli Esteri dell’Unione Europea: che fine ha fatto? È scomparsa in un momento in cui doveva difendere l’Italia”.