ROMA – Avanti a oltranza sul nome di Stefano Rodotà. Beppe Grillo, commentando la sconfitta dell’asse Pd-Pdl e la mancata elezione di Franco Marini, detta la linea al Movimento 5 Stelle. Linea che resta immutata: continuare a votare per il candidato emerso dalle Quirinarie, Rodotà appunto.
L’unico, remotissimo, spiraglio di trattativa lo lascia un altro M5S, Roberto Fico, sul nome di Prodi. Nome votabile, perché nella top ten, delle Quirinarie, ma solo in caso di rinuncia di Rodotà e di tutti gli altri potenziali candidati che Prodi hanno preceduto in classifica: Zagrebelsky, Imposimato e gli altri.
Difficile, visto l’evolversi della situazione, anche solo ipotizzare una trattativa tra Grillo e quel Bersani che l’ex comico proprio oggi ha paragonato all’ultimo Mussolini, quello del discorso al teatro Lirico del 1944.