ROMA – Il blog ha deciso e manda a Beppe Grillo un segnale forte e chiaro: “Clandestino non è reato”. Gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno avuto sette ore per pronunciarsi e il loro voto, domani 14 gennaio, sarà “parere vincolante” sul voto che il Gruppo Parlamentare del Senato dovrà esprimere sul “reato di clandestinità“.
Contro il reato di clandestinità si è pronunciato più del 60% dei votanti. A vincere però è stata l’astensione visto che su 80mila iscritti hanno votato solo in 24mila.
Il segnale politico per Grillo resta comunque chiaro visto che il leader M5s in passato si era espresso a favore del reato. Era ottobre, c’era stata da poco la strage di Lampedusa e due parlamentari grillini, Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi avevano presentato un emendamento per cancellare il reato. Contro di loro Grillo fu durissimo, disse che sostenendo la cancellazione del reato M5s avrebbe preso voti da prefisso telefonico e la maggioranza dei frequentatori del blog sembrò dargli ragione, se non per il contenuto per il metodo.
Oggi però gli iscritti del Movimento hanno dato un’indicazione decisamente diversa cui Grillo dovrà allinearsi. Perché è proprio all’emendamento Buccarella-Cioffi che M5s ha detto sì.
Così il blog:
15.839 hanno votato per la sua abrogazione, 9.093 per il mantenimento. I votanti sono stati 24.932. Gli aventi diritto erano gli iscritti certificati al 30 giugno 2013, pari a 80.383.
Con l’abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull’ingresso e il soggiorno nello Stato.
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