ROMA – Movimento 5 Stelle e Forza Italia, uniti nella lotta: illegittimi, abusivi 148 deputati. Deputati Pd, gli altri e non loro, si intende. La questione dei 148 onorevoli Pd era stata sollevata da Forza Italia e da Renato Brunetta nei medesimi termini con cui, venerdì, la espone Grillo nel suo blog.
Grillo annuncia che svelerà presto il nome di questi “abusivi”.
“Chi sono questi 148 deputati di Pdmenoelle, Sel e Centro democratico che occupano abusivamente lo scranno parlamentare? Presto sul blog pubblicheremo i loro nomi e i loro volti. Fuori gli abusivi dal Parlamento!”
Il leader Cinque Stelle ospita l’opinione di Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte Costituzionale:
“Il problema è serio. Per ora no, perché la sentenza entrerà in vigore quando sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, presumibilmente verso la fine di gennaio. Ma il giorno dopo, i deputati che sono stati eletti grazie al premio di maggioranza diventano illegittimi”, sostiene Capotosti nell’intervento pubblicato sul blog di Grillo. “L’annullamento che pronuncia la Corte costituzionale ha effetto retroattivo. Cioè – afferma – vale dal giorno dell’ entrata in vigore della legge dichiarata incostituzionale. Se la loro elezione fosse stata già convalidata non c’era problema, ma alla Camera è successo. Dunque, una volta pubblicata la sentenza, essendo la legge illegittima, non si può applicare”. “Diciamolo chiaramente: questa sentenza – assicura Capotosti – ha un effetto dirompente. In teoria, dovremmo annullare le elezioni due volte del Presidente della Repubblica, la fiducia data ai vari governi dal 2005, e tutte le leggi che ha fatto un Parlamento illegittimo. Sennonché il passato si salva applicando i principi sulle situazione giuridiche esaurite. Ma dal giorno dopo la pubblicazione della sentenza questo Parlamento è esautorato perché eletto in base a una legge dichiarata incostituzionale. Quindi non potrà più fare niente, e questo è drammatico”.
Grillo come Brunetta, M5s come Forza Italia, tutti contro quei 148 deputati Pd entrati alla Camera grazie al premio di maggioranza che la Corte ha dichiarato illegittimo solo pochi giorni fa. Il dibattito non si esaurirà a breve: la sentenza non ha valore retroattivo, lo dimostra il fatto che i giudici, a corredo della loro decisione, hanno esortato il Parlamento ad approvare una nuova legge elettorale. Parlamento che, quindi, la Corte giudica assolutamente legittimato. Ma l’opinione, a quanto pare, non è unanime.