M5s, Crimi: “Chiedo scusa a giornalisti. Rinuncia rimborsi? Bersani non lo farà”

ROMA – “Chiedo scusa a tutti i giornalisti bravi e seri, che sono davvero tanti”. Vito Crimi, capogruppo in Senato del Movimento 5 stelle, chiede scusa in un’intervista a FattoTv dopo la frase del 21 marzo: “Coi giornalisti non parlo, mi stanno sul c..zo“. Poi parlando di Pier Luigi Bersani e della richiesta di M5s affinché firmasse la rinuncia ai rimborsi al Pd dice: “Non lo farà mai. Nel caso lo facesse sarebbe il primo atto di un cambiamento vero, reale, provato. Faccia questo gesto e poi ne riparliamo”.

Crimi ha spiegato come la frase gli sia stata strappata con l’inganno: “Stavo tornando di sera a piedi e sono stato fermato da due ragazzi che mi hanno detto che erano studenti e non sapevo stessero già registrando. Mi è scappata la frase che i giornalisti in queste giornate hanno forse esagerato. In questi giorni sui giornali escono cose offensive per la categoria di giornalisti per come sono scritte. Ad esempio hanno scritto che una persona che sostiene una relazione tra vaccini e omosessualità sarebbe da me conosciuta, quando invece mi è sconosciuta”.

Nel caso di un governo Bersani, il capogruppo in Senato di M5s ribadisce il no a una “fiducia in bianco a gente come Bersani”: “E’ l’impegno che non ci convince. La fiducia in bianco è difficile darla a queste persone che le promesse le hanno fatte sempre disattendendole. Una provocazione è stata lanciata a Bersani dal blog di Grillo: ‘Rinunci ai rimborsi elettorali’. Allora non sarebbe più una promessa ma un fatto”.

Crimi ha poi spiegato: “Non mi sembra di aver visto all’interno degli otto punti di Bersani, che poi sono diventati 200 punti, delle posizioni nette. Sono tutti dei ‘vedremo’. E’ assolutamente impensabile che si possa dare ancora fiducia in bianco a gente come Bersani. Lo dico io e lo dice il gruppo M5S”.

Infine il senatore M5s conclude: “Se Bersani firma la lettera che gli abbiamo proposto dal blog di Grillo di rinuncia ai rimborsi elettorali, allora dico: parliamone. E’ una provocazione. Non lo farà mai. Nel caso lo facesse sarebbe il primo atto di un cambiamento vero, reale, provato. I cittadini hanno detto no a questa classe politica. I numeri sono questi”.

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