MILANO – Interdizione dai pubblici uffici: per Berlusconi la pena accessoria della sentenza Mediaset verrà ricalcolata a partire dal 19 ottobre. Si svolgerà quel giorno alla III Corte d’Appello di Milano, secondo fonti legali, l’udienza della vicenda Mediaset per la rideterminazione dell’interdizione dai pubblici uffici per l’ex premier, condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale. Il primo agosto la Cassazione aveva deciso il rinvio solo per la pena accessoria di 5 anni, e ora la Corte d’Appello procederà a ricalcolarla, c’è chi dice a 3 anni, chi dice a 1 anno.
Il punto, politico, è: la Corte farà prima della Giunta, che lunedì 9 settembre inizia a discutere sulla decadenza da senatore di Berlusconi condannato? Se dovesse arrivare prima la decisione della Corte, Berlusconi sarebbe interdetto per volere dei giudici, non dei parlamentari. Non sarebbe “espulso” dal Parlamento per volere del Pd, e questo potrebbe fare la differenza nel dibattito politico delle prossime settimane.
Certo, interdizione non significa automatica uscita dal Senato e ritorno alla vita privata. Ci vorrà il voto dell’Aula, il Pdl porrà la questione se l’interdizione ha valore dalla sentenza in avanti, per il futuro diciamo, o se ha effetti sulla carica attualmente ricoperta da Berlusconi. Di certo se la decisione della Corte d’Appello dovesse precedere la Giunta, da un lato il Pdl avrà in mano meno argomenti per fare pressioni sulla Giunta; dall’altro la Giunta stessa avrà un argomento in più per decidere sulla decadenza.
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