ROMA – Matteo Renzi, uno del Pd “con cui si può ragionare”. Silvio Berlusconi ne parla così, quasi con entusiasmo, in una telefonata fatta all’assemblea provinciale di Potenza di Forza Italia. Impossibile, per il leader di Forza Italia, non tornare sull’incontro di sabato scorso, quello da cui ha preso vita l’Italicum. E di quell’incontro Berlusconi sembra davvero soddisfatto:
‘Finalmente ho trovato nel Pd qualcuno con cui si può parlare e ragionare: è stato fatto un primo piccolo passo verso la riforma globale del nostro assetto. Speriamo che queste riforme possano continuare”.
Sceglie il telefono Berlusconi. Lo fa nella settimana in cui è in vacanza sul lago di Garda per perdere peso prima del suo ritorno in tv. E nel giorno in cui il giornale inglese “Sunday Times” pubblica le sue “foto dopo la caduta”. Foto senza trucco e senza filtro che mostrano un Berlusconi decisamente diverso dal solito: invecchiato e con il volto segnato. Certamente, quando sarà il momento di dare battaglia in campagna elettorale, sarà tutto diverso.
E che Berlusconi si prepari a dare di nuovo battaglia non ci sono dubbi. Sempre nella telefonata spiega che il 60% degli elettori italiani sono delusi o indecisi, e vanno recuperati
“attraverso i club che stanno nascendo in tutta Italia. Dobbiamo far capire che solo con noi l’Italia avrà un futuro di benessere e libertà- Se facciamo così avremo un grande risultato alle prossime amministrative e questo sarà prodromico al risultato delle elezioni nazionali».
Ma chi sono gli indecisi e i delusi? Berlusconi ha le idee chiare sul dove andare a prendere i voti:
“Il 20% di chi ha votato Grillo è deluso dai suoi parlamentari e da come si sono comportati. Poi c’è un 40% di italiani che è indeciso. Noi dobbiamo raggiungerli”
Berlusconi, insomma, guarda ai voti di Beppe Grillo. E sul fronte della legge elettorale fa capire che lo spazio per una trattativa con i piccoli partitini su preferenze e soglia di sbarramento è assai ridotto. Perché, secondo l’ex premier, i piccoli partiti
“non ragionano mai pensando all’interesse generale dell’Italia: ragionano guardando al loro interesse particolare quasi sempre con l’ambizione politica dei loro piccoli leader. Questo è un difetto grave della nostra democrazia, è conseguenza del fatto che noi italiani non abbiamo mai imparato a votare”.
Messaggio anche al Governo visto che da Letta in giù, più di qualcuno vorrebbe ritoccare l’Italicum. Soprattutto quell’Angelino Alfano che sulle liste bloccate non perde occasione per ribadire la sua contrarietà. La sensazione è che trattare con questo Berlusconi sarà difficilissimo. E come ha detto Renzi, quello con cui secondo Berlusconi “si può ragionare”, senza l’ok di Forza Italia l’Italicum non si tocca.
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