Pensioni d’oro, l’8 gennaio 2014 c’è stato un dibattito alla Camera dei deputati, da cui è emersa la stupidità delle posizioni demagogiche assunte da vari partiti, Pd in testa.
L’intervento di Giampaolo Galli (Pd, ex direttore generale di Confindustria), in aperto contrasto con la linea prevalente del suo partito, a cominciare dal plastificato Matteo Renzi, è stato illuminante:
“E’ vero che il ricalcolo con il nuovo sistema contributivo darebbe luogo a valori generalmente più bassi di quelli del sistema retributivo. Ma a coloro che propongono questo ricalcolo mi permetto di suggerire una riflessione: facciamo attenzione, perché lo squilibrio è molto elevato per le pensioni medie e medio-basse, diciamo fra 1.500 e 3-4.000 euro, ma si riduce fino tipicamente ad azzerarsi per le pensioni più alte, perché il vecchio sistema retributivo conteneva in sé un forte meccanismo di solidarietà.
“Per cui il ricalcolo che è stato proposto rischia in pratica di avere effetti fortemente regressivi dal punto di vista della distribuzione del reddito. La sentenza 116/2013 della Corte costituzionale non dice affatto che non si deve fare solidarietà. Al contrario: quella sentenza dice che la solidarietà dev’essere a carico di tutti i redditi, quale che ne sia l’origine, pensione, rendite immobiliari, lavoro e così via. Quella sentenza indica la via maestra da seguire per sviluppare davvero la solidarietà a favore delle persone e dei gruppi sociali più deboli”.