Berlusconi: “Da Monti nemmeno una telefonata. Federo io i moderati”

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – “Monti non ha ritenuto nemmeno di farmi una telefonata“, lamenta Berlusconi ai microfoni del Gr Parlamento. Di conseguenza, “mi vedo costretto ad essere ancora io il federatore dei moderati“. L’ex premier prosegue la sua offensiva mediatica prima che scatti la par condicio e torna ad attaccare il premier Mario Monti e il governo dei tecnici: “Si sono accucciati di fronte alle richieste tedesche”. Poi tocca a Casini e il suo centrino:  “Casini e i partitini – dice –  faranno vincere la sinistra. E sulla crisi rispolvera anche l’ipotesi della moneta unica. Lo spread, comunque, “non dipende da chi governa”.

I tecnici ”si sono accucciati di fronte alle richieste della Ue, soprattutto dell’Unione Europea ‘tedesca’ e del nord Europa, che portano soltanto alla recessione. Non è solo un mio giudizio, ma anche di premi Nobel”.

”I moderati, dal ’48, sono la maggioranza, ma se qualcuno interviene e li divide comporta la vittoria della sinistra. Questo centrino con Casini che sta avendo meno voti della Destra di Storace e questi partitini per Monti faranno vincere la sinistra”.

In parte dà ragione al presidente Napolitano “perché c’era la possibilità con il governo dei tecnici di avere la maggioranza in Parlamento per approvare quelle riforme costituzionali necessarie per rendere l’Italia governabile. Quelle riforme che invece il governo dei tecnici non ha ritenuto riproporre”.

“La legge elettorale” attuale ”può essere imperfetta ma non mi sembra una grande perdita”. Poi snocciola i temi della sua prossima campagna elettorale: “Gli italiani devono capire qualche imbroglio è stato montato dall’opposizione e dalla grande stampa per far chiudere un governo eletto democraticamente”. La prima possibile soluzione della crisi è che “la Bce deve diventare la vera banca centrale, garantendo il debito pubblico per far sì che gli interessi dei Paesi mediterranei siano gli stessi della Germania. La seconda è disastrosa per l’euro e per l’Ue: i singoli Paesi, stremati dalla differenza dei costi d’interesse di una moneta che è la stessa, arrivano a essere costretti loro a tornare alla moneta nazionale e a uscire dall’euro”, conclude.

Successivamente, in un’intervista a Julie News Berlusconi risponde ai democratici che lo accusano di aver monopolizzato le televisioni: “Non hanno vergogna – dice – la sinistra ha monopolizzato nei mesi passati” le televisioni ”con le primarie mentre io dopo le mie dimissioni non ho dato una sola intervista ai giornali italiani o in tv. Ho un credito enorme, in questa settimana credo di aver accumulato 3 ore di presenza”. “Questi signori – aggiunge riferendosi alla sinistra- sono quelli di sempre, tutto si basa sulla disinformazione e falsità”.

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