ROMA – Berlusconi: “Mafia di giudici decide se vado in galera o ai domiciliari” (video). “Dopo il 25 maggio, se non mi mettono in galera prima mi invitate da voi e vengo giù da voi. Ho detto, se non mi mettono in galera perché io sto davvero vivendo il periodo più brutto della mia vita perché dopo aver lottato per 20 anni per la libertà sono qui a difendermi da una mafia di giudici che il 10 di aprile mi diranno se mi mettono in galera o se mi mandano ai servizi sociali“. Lo ha affermato Silvio Berlusconi nel corso di un incontro con alcuni esponenti lucani ieri a Palazzo Grazioli ripreso da un video registrato da uno dei partecipanti, postato su Facebook e avuto in esclusiva dal Fatto Quotidiano.
In un clima abbastanza disteso (ha raccontato di nuovo la barzelletta su lui il Papa e Obama), a casa sua, il leader di Forza Italia è tornato così ad attaccare i giudici, stavolta quelli del Tribunale di Sorveglianza che dovranno decidere la sua sorte, ovvero gli arresti domiciliari o l’affidamento ai servizi sociali (la prospettiva della prigione in realtà non è contemplata per un uomo della sua età). Nicola Becce, candidato alle elezioni, ha registrato parte dell’incontro. Oltre ai giudici, un “pensiero” Berlusconi l’ha rivolto a Giorgio Napolitano.
“Ho rappresentato al Capo dello Stato, attraverso delle persone a me vicine, la ridicolaggine di avere un uomo della mia età dopo tutto ciò che in passato ha fatto come uomo di impresa e di Stato affidato a una riabilitazione attraverso colloqui con assistenti sociali. Niente, ha detto: no non ci sono le condizioni. Hanno voluto farmi fuori lo hanno fatto in una maniera determinatissima attraverso colpi di Stato”.
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