ROMA – Circa un migliaio di persone si è riunito in piazza del Campidoglio per manifestare a favore del sindaco dimissionario Ignazio Marino. ‘Daje Marino’, ‘Ripensaci’, alcuni dei cartelli mostrati in piazza. I dimostranti hanno aderito a una petizione online che ha già raccolto oltre 35mila firme che chiede a Marino di sospendere la sua decisione di fare un passo indietro, e di non presentare lunedì 12 ottobre, come annunciato, le dimissioni da primo cittadino. Marino ad un certo punto è sceso e si è goduto il bagno di folla e si è messo a stringere mani ai suoi sostenitori.
“Se non è Marino il nostro capitano, oggi non è proprio nessuno. A Roma c’è stata una cosa gravissima, c’è stata la sovversione del voto popolare. In questi due anni non hanno fatto altro che chiedere le dimissioni, sin da subito. E’ normale? Marino paga tutto ciò che ha fatto di buono di Roma. Siamo qui per noi, per lui e per la città”.
Così una delle partecipanti alla manifestazione a sostegno del sindaco. La folla chiede a Marino di resistere. “E’ stato violato il nostro diritto di voto. L’abbiamo votato alle primarie – spiega un’altra manifestante – l’abbiamo votato nelle urne, senza ragioni plausibili ora viene preso e buttato via”. “Perchè si è dimesso? L’hanno fatto dimettere”, aggiunge. “Abbiamo l’ex sindaco – sottolinea – che è rinviato a giudizio e ha portato a termine il suo mandato, ha tentato addirittura il bis quando c’era lo scandalo parentopoli, che mi sembra un po’ più grave dello scandalo scontrini. Ci stanno prendendo in giro, è evidente”.
“Eravamo abbastanza consapevoli di questo, però mi ha sorpreso il livore che ho letto sul viso di Papa Francesco, che ha incarnato alcune mie speranze, nel momento dell’intervista sull’aereo. Questo Papa che ha una parola buona per tutti, nel momento in cui gli è stato chiesto se aveva invitato in sindaco si è visto che era inc…, che c’era un livore”. A parlare così un’altra manifestante vhe, lunedì, ha protestato sotto il Nazareno contro il Pd ed ha commentato così le parole del Papa che aveva detto di non aver invitato il primo cittadino della capitale alla giornata delle famiglie a Filadelfia.