NIZZA – Sono 84 i morti e oltre 100 i feriti in seguito all’attacco di un camion – un tir – che si è scagliato sulla folla sul lungomare di Nizza, radunata per guardare i fuochi d’artificio per la festa del 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia. “Puntava le persone, come birilli”, dirà un sopravvissuto alla mattanza sulla Promenade des Anglais.
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- Camion sulla folla: i corpi a terra – video
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Gente che fugge, a terra restano i corpi subito coperti da teli blu. E grida, spari. Momenti concitati ma subito appare chiaro di cosa si tratta: un attentato terroristico, nel giorno più caro ai francesi, le celebrazioni del 14 luglio.
Le cronache raccontano questo film: un camion grande e bianco, che si trova nel centro di Nizza dove migliaia di persone si sono radunate per la festa il cui culmine sono i fuochi d’artificio. È così a Nizza, a Parigi e in ogni angolo di Francia il 14 luglio.
Il camion però a un certo punto si muove lungo un viale molto affollato, prende velocità e si scaglia contro le persone. Parte il fuggi fuggi ma non c’è scampo per molti: da quel camion, raccontano i primi testimoni, qualcuno spara colpi di mitra e semina altra morte. Verrà ucciso, l’autista, dalla polizia ma potrebbero esserci dei complici in giro.
Già perché secondo il ministero dell’Interno, citato dai media francesi, a Nizza gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali complici dell’autista ma confermano che non ci sono situazioni con ostaggi in corso né persone barricate. L’autista, ha dichiarato il viceprefetto, “è stato abbattuto”.
Il camion è piombato a 80 km orari sulla folla. “Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate“, ha raccontato un testimone oculare citato da l’Express. Il camion, ha detto lo stesso uomo, ancora sotto shock, era un 18 tonnellate, un mezzo che è lungo 15 metri e andava a 80 km all’ora”.
La prefettura, citata dalla stampa francese parla subito di “attentato” e chiede agli abitanti di restare barricati dentro casa. I fatti si sono svolti sulla promenade Des Anglais, il lungomare di Nizza, durante lo spettacolo dei fuochi artificiali. Il numero dei morti è destinato a salire, nella testa ancora il tragico film del 13 novembre scorso, quando i primi spari sono stati solo il tragico antipasto di un’ecatombe. Sono centinaia i feriti, una quarantina in condizioni critiche.
Quando c’è stato l’attacco con il camion sulla folla, “in meno di 30 secondi decine e decine di persone si sono accalcate in preda al panico nel mio locale. Non ho più una sedia né un tavolo. La gente rischiava di restare schiacciata all’interno, è allucinante”: è la testimonianze resa in diretta telefonica su SkyTg24 da Thomas Russo, un ristoratore italiano di Nizza, che ha descritto il panico seguito all’attentato. Russo ha detto che la polizia ha ordinato alla gente di non uscire dai locali in cui si è rifugiata.
I sostenitori dell’Isis “stanno celebrando il massacro di Nizza”. Lo riporta su twitter il Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sul web. “Notando le luci della torre Eiffel spente in segno di lutto – scrive ancora il Site – un sostenitore dell’Isis ha chiesto che rimanga al buio fino alla conquista della Francia da parte dell’Isis”.
Rafforzati i controlli ai confini con la Francia dopo l’attentato a Nizza. Secondo quanto si apprende, sono stati disposti dei controlli di polizia su tutte le auto in ingresso in Italia dalla Francia ai valichi di frontiera secondari mentre al valico autostradale di Ventimiglia le verifiche vengono effettuate solo su alcune auto.