ROMA – Utilizzavano un codice a sfondo religioso, che imponeva confessioni in chiesa a Roma per ‘lavare’ il peccato dei furti ed erano obbligati a non rubare la domenica. Queste le regole a cui sottostava la banda di ladri georgiani, 54 in tutto e tutti di fede ortodossa, sgominata dai carabinieri nella capitale.
I componenti dell’organizzazione, specializzata nella tecnica dell’apertura di porte senza effrazioni – il ‘key bumping’ -, si distinguevano per il tatuaggio di una stella sul corpo. I ladri avevano una particolare devozione per San Giorgio: durante la prima fase delle indagini, quella dello scorso anno che portò ai primi arresti, uno di loro fu catturato dopo aver commesso il furto nel giorno della ricorrenza del santo. Secondo la banda era stato ‘punito’ dallo stesso San Giorgio per aver rubato nel giorno proibito. La banda agiva solo con la luce del sole e metteva a segno un paio di colpi in una giornata, all’interno di appartamenti di professionisti.
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