CINCINNATI – E’ stato liberato dopo un anno di detenzione l’americano Otto Warmbier, studente di 22 anni dell’Università della Virginia, condannato nel febbraio del 2016 per aver staccato un manifesto di propaganda dall’hotel in cui si alloggiava.
Una buona notizia, ma non troppo: le condizioni di salute del giovane, infatti, sarebbero gravi. Otto Warmbier è in coma da un anno, anche se la cosa è stata comunicata alla sua famiglia solo una settimana prima del suo rilascio.
La famiglia ha ora voluto pubblicare un video che ritrae Otto mentre gioca con la neve la sera di capodanno tra il 2015 e il 2016. “Questo è l’ultimo video che abbiamo in cui Otto si gode la vita” ha detto il fratello Austin al Daily Mail. Il coma risale quindi a poco dopo l’ultima apparizione pubblica nel processo a Pyongyang di marzo 2016 in cui lo studente universitario confessò in lacrime di aver “rubato” uno degli striscioni della propaganda dall’hotel nel quale risiedeva.
Una ‘bravata’, considerata dal Tribunale nordcoreano come un atto contro lo Stato, che gli costò la condanna a 15 anni di lavori forzati. Intanto i medici del Cincinnati Medical Center hanno spiegato che Warmbier ha perso una vasta parte del tessuto celebrale aggiungendo che le sue condizioni “non sono buone”. Gran parte del cervello del 22enne è morto, lasciandolo senza capacità di parlare, comprendere il linguaggio e spostarsi. Al di là di qualche battuta di palpebra, i medici presso non sono molti fiduciosi.
Otto è cresciuto nella parte ricca di Cincinnati. Secondo le autorità americane è finito in coma subito dopo il suo arresto. E ‘stato tenuto in isolamento dal regime nordcoreano e rilasciato solo per tornare a casa questa settimana. I medici smenitscono quanto dichairato dal regime nord-coreano dihicarando di non aver trovato tracce di avvelenamento botulinico. I medici hanno anche smentito il fatto che Warmbier fosse stato ripetutamente picchiato mentre era in prigione, ipotesi che era stata ripresa anche dalla famiglia nei giorni scorsi. I sanitari hanno detto di non avere trovato segni di violenze fisiche sul suo corpo. Il padre di Warmbier ha commentato le ultime rivelazioni dei medici dicendo: “Abbiamo pochissime risposte”.
Il padre è apparso in una conferenza stampa con la stessa giacca che indossava il figlio al momento dell’arresto ed ha detto: “Non ci sono scuse per quello che il regine nordcoreano ha fatto a nostro figlio e per quello che fa agli altri detenuti”. Warmbier era partito per la Corea del Nord nel dicembre 2015, dopo avere preso contatti con una società cinese che promuove viaggi di cinque giorni nel paese. La società si chiama Young Pioneer Tours ed è stata accusata di fare pubblicità ingannevole e mostrare la Corea del Nord come un posto senza alcun pericolo per i cittadini americani. Lo stesso dipartimento di Stato americano sconsiglia ai propri cittadini i viaggi in Corea del Nord, dove il rischio di essere arrestati è sempre molto alto.