CIUDAD DEL ESTE – Esplosioni, cecchini e addirittura un cannone per mettere a segno un colpo da 40 milioni di dollari. L’assalto del commando paramilitare è avvenuto a Ciudad del Este, al confine tra Paraguay, Brasile e Argentina. Il commando di almeno 30 uomini incappucciati ha assaltato il caveau dell’impresa portavalori Prosegur e scatenato una sparatoria e un inseguimento con la polizia, in cui tre banditi e un agente hanno perso la vita. L’inseguimento è proseguito in Brasile e ora i due paesi collaborano per risolvere il caso.
L’assalto è avvenuto il 24 aprile. I banditi hanno fatto esplodere alcuni ordigni nella città, autobombe per distrarre l’attenzione delle forze dell’ordine, e poi hanno assaltato la sede centrale della Prosegur, una compagnia specializzata in trasporti di sicurezza, dove la cassaforte principale è stata aperta con altri ordigni esplosivi. Incappucciati e pesantemente armati con fucili automatici e mirini telescopici, i delinquenti si sono spostati rapidamente attraverso la città, sparando indiscriminatamente sulla gente.
Almeno un poliziotto è morto e altri due sono rimasti feriti in diversi scontri a fuoco. Sui social network è stata una moltiplicazione di immagini e video sulla spettacolare operazione (“sembrava di essere in Siria”, ha detto un testimone su Twitter). Secondo molti testimoni i rapinatori parlavano portoghese, per cui le autorità pensano che i responsabili di quella che è già considerata la più grande rapina nella storia del paese appartengano a una banda brasiliana, forse il Primo Comando Capitale, considerata la principale organizzazione criminale del paese vicino.
Poi i banditi si sono dati alla fuga con il bottino da 40 milioni di dollari, incendiando auto per rendere l’inseguimento più difficile alla polizia. Per il quotidiano Abc Color si tratta del più grande e violento assalto nella storia del Paraguay. In un’intervista alla ABC Cardinal, il ministro degli Interni, Lorenzo Lezcano, ha affermato che i criminali provenivano dal Brasile: le auto usate dalla banda avevano targhe brasiliane e un testimone ha affermato di aver sentito i ladri parlare in portoghese tra loro.
L’inseguimento è andato avanti anche in Brasile, dove il giorno seguente il colpo la polizia ha ingaggiato una sparatoria nella città di Itaipulandia con una banda di 12 malviventi sospettati di appartenere al commando. Nella sparatoria almeno 3 dei banditi hanno perso la vita e il presidente del Brasile, Michel Temer, ha intanto reso noto di aver messo a disposizione delle autorità paraguaiane anche la propria polizia federale.
(Video da YouTube)