Allarme Lila: “In Grecia rastrellamenti verso malati di Aids”

ROMA – La Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids (Lila) denuncia ''i gravissimi fatti'' che in queste ore si stanno verificando in Grecia nei confronti delle persone che vivono con il virus Hiv.

''Veri e propri rastrellamenti – scrive la Lila – nelle strade e nei bordelli illegali, dove a giovani ragazze viene imposto il test Hiv, con il completo disprezzo delle indicazioni di tutte le agenzie internazionali e dei diritti umani''.

Ma quel che e' peggio, aggiunge l'associazione commentando l'allarme Aids che arriva da Atene, e' che ''persone trovate positive al test vengono date in pasto ai media con tutte le informazioni. Una gogna inaccettabile, che non ha altra motivazione se non quella di guadagnare consensi in vista delle elezioni che si terranno il prossimo 6 maggio''.

La Lila ricorda in proposito che la prevenzione ''non ha nulla a che fare con il test obbligatorio dell'Hiv, proibito anche dove la prostituzione e' regolamentata: prevenzione e' usare sempre il preservativo, e questo vale per le sex worker e per i loro clienti come per la popolazione generale, senza alcuna distinzione''.

Per questo, conclude, quanto sta avvenendo in Grecia ''non ha precedenti a livello governativo, in nessun Paese al mondo'', perche' ''incarcerare le persone con Hiv e violarne dignita' e personalita' non solo e' un atto violento, ma e' anche inefficace e controproducente''.

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