NIZZA – Mohamed Lahouaiej Bouhlel: 31 anni, franco-tunisino e “noto alla polizia per violenze, uso di armi, ma nessun fatto legato al terrorismo”. Sono queste le prime informazioni sull’uomo al volante del camion che ha ucciso almeno 80 persone sul lungomare di Nizza. L’uomo era sposato con tre figli, ma stava divorziando e aveva problemi di soldi.
Da quando era iniziata la procedura per il divorzio dalla moglie, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’attentatore di Nizza, appariva “depresso e instabile”. Lo riferisce BfmTv. Un uomo “solitario” e “silenzioso”, che non sembrava essere molto religioso. E’ la testimonianza dei vicini di Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Stamattina l’appartamento in cui abitava l’uomo è stato perquisito dalle forze dell’ordine francesi. Secondo un’altra testimonianza dei vicini, riportata stavolta da Bfm Tv, l’uomo “non aveva fatto per intero il Ramadan quest’anno” e non sembrava seguire strettamente i precetti della religione.
Ha sparato più volte prima di essere colpito a morte e neutralizzato “da un uomo e due poliziotti” ha spiegato Eric Ciotti, presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime. “Una persona è saltata sul camion per
tentare di fermarlo – ha detto Ciotti – In quel momento la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista. Non dimenticherò mai il viso di questa poliziotta che ha intercettato il killer”.
L’identificazione del killer è stata possibile perché sono stati trovati nel camion i documenti di identità. “Allo stato attuale ignoriamo se ci fossero dei complici” ma i servizi dello Stato sono al lavoro per poterlo stabilirlo, ha detto il presidente Francois Hollande, ma secondo quanto scrive le Figaro l’uomo era da solo nel camion. Se c’erano complici, erano “a monte” del blitz mortale.
Grazie ai documenti è stato poi effettuato un blitz in un appartamento riconducibile all’uomo per cercare possibili complici o armi. Il camion frigo, riportano i media francesi, era stato visto due giorni prima a Saint-Laurent-du-Var. All’interno del mezzo sono state ritrovate anche armi finte e una granata inesplosa.
Secondo quanto riferisce un reporter della rete all news Bfm Tv, citando fonti confidenziali vicine agli inquirenti, il guidatore del camion “era noto alla polizia per violenze, uso di armi, ma nessun fatto legato al terrorismo”. Il veicolo sarebbe stato noleggiato prima dell’attacco nel sud-est della Francia, secondo fonti di polizia. Il tir “ha cambiato almeno una volta la sua traiettoria” durante la sua corsa di due chilometri, ha aggiunto la fonte spiegando che “chiaramente ha cercato di fare il massimo delle vittime”.
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