BRUXELLES – I fratelli El Bakraoui, Khalid e Ibrahim, volevano colpire le centrali nucleari del Belgio, ma l’arresto dell’attentatore di Parigi, Salah Abdeslam, ha fatto accelerare e cambiare i piani dei terroristi. Lo rivela, in esclusiva, La Dernière Heure. Secondo quanto scrive il quotidiano, i due fratelli avevano nascosto una macchina fotografica davanti alla casa del direttore del programma di ricerca nucleare.
Il video è stato recuperato dai due uomini dopo gli attacchi di Parigi e questo, sottolinea il giornale, mostra il collegamento tra Francia, Belgio e Siria. Il filmato di 12 ore è stato poi recuperato in una successiva perquisizione a dicembre, in occasione dell’arresto di uno dei sospetti attentatori di Parigi, Mohamed Bakkali.
Laachraoui, l’artificiere Isis da Parigi a Bruxelles. Il nome di Najim Laachraoui può essere cancellato dalla black list dei terroristi più ricercati d’Europa. Il belga di 24 anni indicato come l’artificiere degli attentati di Parigi è morto suicida: si è fatto saltare in aria a Bruxelles. Gli inquirenti lo hanno identificato tramite il suo Dna come il secondo kamikaze dell’aeroporto di Zaventem.
Appena due giorni fa la Procura belga aveva spiccato un mandato di arresto a suo nome: le sue tracce erano state trovate sia nei covi sia, soprattutto, su almeno due cinture esplosive, quella utilizzata dall’uomo bomba Ismael Mostefai al Bataclan e quella dell’altro kamikaze con falso passaporto siriano allo Stade de France.
Colui che fino a pochi giorni fa si nascondeva dietro al falso nome di Soufiane Kayal fu uno dei primi a lasciare Bruxelles per la Siria. Era il febbraio del 2013. A nulla servirà l’esempio del fratello Mourad, campione belga di Taekwondo, medaglia d’oro al 13/o open di Tel Aviv. Il ragazzo di Schaerbeek sprofonda nella dottrina di morte dei fondamentalisti del Califfo.