NEW CASTLE (INGHILTERRA) – Cercasi coccolatori per gattini: è la singolare offerta di lavoro di un rifugio per felini di Newcastle, in Inghilterra. Fin qui sembrerebbe il miglior lavoro di sempre se non fosse per un solo minuscolo dettaglio: i mici ospiti del centro sono tutti selvatici o quasi e i primi incontri potrebbero essere tutt’altro che piacevoli.
Chiunque riesca a sopravvivere alle coccole furiose delle piccole palle di pelo e artigli è bene accetto. La richiesta è tanta e urgentissima: uno dei principali problemi che limita l’adozione dei gatti è la scarsa predisposizione dei piccoli esemplari all’uomo.
Spesso cresciuti in colonie feline se non addirittura selvatici, i gatti mostrano atteggiamenti aggressivi quando si approcciano per la prima volta agli esseri umani.
Di qui la disperata ricerca di volontari per educare i mici all’interazione umana, a costo di qualche graffio di troppo. Urgente perché il tempo biologico a disposizione è brevissimo: è infatti nei primi mesi di vita che il gatto sviluppa la sua personalità e l’abitudine all’uomo. Paul Black, responsabile del gattile, spiega:
“Se si perde quella finestra d’opportunità e i gatti non vengono estensivamente esposti all’uomo entro l’anno, diventano selvatici o semi-selvatici. E più adulti diventano, più difficile è l’addomesticamento”.
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