ROMA – Daniela Martani se la prende con Dario Cecchini, uno dei macellai più rinomati d’Italia. A La Zanzara su Radio 24 la candidata per i Verdi a Roma, e vegana, dice: “Non dice che ha avuto un tumore per colpa della carne”. “Mangia carne dalla mattina alla sera, così si è preso il cancro”. La Martani se la prende con Dario Cecchini, uno dei macellai più famosi d’Italia, spesso presente nelle trasmissioni televisive: “Cecchini dice che gli animali devono avere una morte compassionevole. Perché lui non dice che ha avuto un tumore e lo hanno ripreso per i capelli? Mangia carne dalla mattina alla sera e ha rischiato di morire. Questa cosa non la dice e non la pubblicizza. La carne è cancerogena, lo dice anche l’Oms. Soprattutto quella lavorata”. Ma lei ha diffuso un dato riservato, si rende conto?: “Ha preso un cancro al colon o alla prostata adesso non mi ricordo. Lui non lo dice, ma io non mi fido dei macellari, solo dei medici che sostengono che la carne fa male”.
Già tempo fa la Martani era stata attaccata da Giuseppe Cruciani durante la trasmissione Tagadà. Il carnivoro Cruciani, collegato in diretta, si era messo polemicamente a mangiare un animale, come già aveva fatto durante alcune puntate del suo programma radio “La Zanzara”. Poi, rivolto a Daniela Martani, aveva detto: “E basta con la sofferenza e la morte… Suicidatevi in nome degli agnelli… Fatevi macellare al loro posto”. L’affondo aveva preso spunto proprio da un servizio televisivo in cui la Martani, microfono in mano, è andata in giro per le strade di Roma a domandare ai passanti se avrebbero mai ucciso un agnellino con le loro mani. Come ha spiegato la stessa Martani, “un tour per Roma con le telecamere per sensibilizzare sulla mattanza di oltre un milione di agnelli che viene fatta ogni anno, una tradizione barbara e obsoleta per onorare cosa? La Resurrezione è vita e non morte di animali innocenti, per questo chiedo a Papa Francesco di spendersi affinché questo costume finisca. I romani che ho incontrato mi hanno stupito per la loro dissonanza cognitiva. Tutti hanno affermato di mangiare l’abbacchio a Pasqua ma di fronte all’animale vivo ho percepito il loro malessere perché in coro hanno affermato che non lo avrebbero mai ucciso. E molti hanno detto che non lo avrebbero più mangiato”.