KIEV – Dopo quasi un mese di proteste, i liquidatori sopravvissuti al disastro nucleare di Cernobyl scesi in piazza a Donetsk hanno interrotto lo sciopero della fame contro i tagli allo stato sociale e la riduzione delle loro pensioni.
Secondo Oleksandr Puchkov, uno degli organizzatori dello sciopero della fame, intervistato dall'agenzia Itar Tass, la decisione e' stata adottata dopo che ''le autorita' hanno assicurato il pieno pagamento delle pensioni per i mesi di novembre e dicembre''. Dietro la fine dello sciopero della fame ci sarebbe pero' anche il timore dei dimostranti di veder smantellare le loro tende con un blitz della polizia. Venerdi' scorso, gli ufficiali giudiziari hanno annunciato ai manifestanti di dover smontare ''volontariamente'', entro le 12 di martedi' 13 dicembre, la tendopoli messa in piedi davanti all'istituto previdenziale regionale di Donetsk.
Kiev ha deciso di diminuire le pensioni di alcune categorie, tra cui i liquidatori di Cernobyl, per ridurre il deficit pubblico e sbloccare l'erogazione di un prestito dell'Fmi da 15 miliardi di dollari. Questi tagli sono stati giudicati illegali dal tribunale, ma lo Stato sta ignorando il verdetto continuando a versare ai pensionati somme molto inferiori a quelle che spetterebbero loro.