LONDRA, GRAN BRETAGNA – Ultimato, gia’ celebrato e aperto al pubblico con grande sfavillio di fuochi d’artificio, lo Shard, il grattacielo opera di Renzo Piano che svetta su Londra ed e’ ad oggi il secondo piu’ alto edificio d’Europa (il primato è del Mercury City Tower di Mosca), rischia di rimanere pero’ una ‘scheggia’ troppo preziosa e fuori dalla portata dei piu’, che potrebbero pensarci due volte prima di acquistare il biglietto d’ingresso per visitarlo. Costa infatti di base circa 30 euro, fino a 120 se si vuole saltare la fila, e pagano anche i bambini.
A puntare il dito contro quest”ingiustizia’ e’ Ken Livingstone, ex sindaco di Londra (‘il rosso’), che lancia la sua ennesima sfida al successore Boris Johnson: metta in campo fondi comunali per garantire ingressi gratis. Boris non risponde.
Mentre Renzo Piano, l’architetto italiano padre dello Shard, sembra condividere il richiamo dell’ex sindaco laburista e, in un’intervista all’Observer, sottolinea come in piu’ occasioni lo abbia fatto presente raccomandando che i prezzi per gli ingressi venissero tenuti in limiti ragionevoli.
Ma lui dello ‘Shard’ e’ alla fine ‘solo’ l’architetto. ”Non ero contento quando l’ho appreso. E ho messo il naso nella questione in maniera abbastanza energica – ha detto – ma mi hanno spiegato che questo tipo di cose ha questo tipo di prezzo, sfortunatamente. Come anche la gigantesca ruota sulle sponde del Tamigi, il London Eye. Londra e’ una citta’ molto cara”.
Pero’ che la sua torre venga definita una ‘torre d’avorio’ riservata solo a chi puo’, proprio lo infastidisce. ”C’e’ una grande distorsione su quest’idea che l’edificio e’ per ricchi. Saranno 5000 le persone che lavoreranno negli uffici al suo interno e non c’e’ alcuna ragione per ritenere che queste siano persone molto ricche”, come dire che a frequentare ogni giorno la scheggia saranno anche dei comunissimi impiegati.
Il grattacielo pero’ punta a lasciare un segno anche nel panorama della vita londinese con locali, ristoranti e negozi. ”Vi passeranno circa 1000 persone ogni giorno – dice Piano – e ci sono a Londra tra i 200 e 300 locali dello stesso livello. E poi c’e’ questa idea che qualcosa non vada con il fatto che i soldi per lo Shard provengano dal Qatar”.
Questa cosa non l’ho mai capita, come se ci fossero soldi che puzzano o soldi che profumano. ”’Pecunia non olet”’, dicevano i romani (il denaro non puzza). Lo trovo un po’ moralistico”. Fatto sta che l’Europa e’ pur sempre in crisi. E che le altre torri turistiche del continente le si puo’ visitare spendendo molto meno: dalla Tour Eiffel intorno ai 14,50 euro, alla torre di Pisa con 17.