ROMA – Pagare un riscatto di centinaia di sterline oppure ritrovarsi una pagina Wikipedia fasulla. Questo il ricatto che centinaia di piccole aziende e personaggi del mondo dello spettacolo si sono ritrovati ad affrontare in Gran Bretagna. Una sofisticata truffa, come l’ha definita anche il The Indipendent, in cui un gruppo di persone prometteva protezione, o meglio minacciava notizie negative, agli utenti che non avrebbero pagato quanto richiesto.
Il quotidiano inglese spiega che gli agenti impegnati nell’operazione Orangemoody hanno bloccato 381 account e sospeso 210 articoli della nota enciclopedia online per arginare il fenomeno. Le vittime venivano contattate e ‘invitate’ a pagare una somma per ottenere “protezione” ed evitare di essere esposti a informazioni negative sulle pagine di Wikipedia.
Nel mirino dei truffatori sono finite le persone più diverse: da un noto fotografo di matrimoni del Dorset a un gioielliere di di Londra, da alcune starlet a un ex concorrente del popolare talent show televisivo ‘Britain’s Got Talent’.
Wikepedia ha fatto sapere da parte sua di aver reagito dopo le prime denunce, bloccando 381 account: riconducibili verosimilmente a “un gruppo coordinato” di malfattori. Wikipedia fondata nel 2001 e finanziata solo dagli utenti, secondo The Independent utilizza un team di più di 250mila persone per proteggere l’autenticità del suo contenuto.