LONDRA – I più ricchi del Regno Unito? Non sono inglesi, ma russi e indiani. Per trovare un britannico tra i dieci paperoni di Londra si deve arrivare all’ottava posizione, detenuta dal duca di Westminster, Gerald Cavendish Grosvenor, proprietario di terre e di case, con una fortuna contabilizzata in 7,8 miliardi di sterline. Prima di lui il catalogo è questo: Alisher Usmanov (uzbeko), Len Blavatnik (russo), Sri e Gopi Hinduja (indiani), Lakshmi Mittal (indiano), Roman Abramovich (russo), John Fredriksen (norvegese), David e Simon Reuben (indiani con cittadinanza britannica), Ernesto e Kirsty Bertarelli (svizzero e inglese), Charlene e Michel de Carvalho (olandesi). I dati arrivano dalla classifica del Sunday Times.
Usmanov, 59 anni, è l’emblema dei nuovi ricchi della Gran Bretagna: ha iniziato a fare soldi vendendo buste di plastica per la spesa ed è diventato il primo produttore russo di ferro con la sua Metalloinvest, controlla il secondo operatore di telefonia di Mosca, ha vari investimenti nella televisione, nel calcio (possiede il 30% dell’Arsenal) e nel web (nella russa mail.ru). Tutti questi interessi gli hanno fruttato 13,3 miliardi di patrimonio.
E pensare che all’inizio della sua carriera,quando viveva in Uzbekistan e c’era ancora l’Unione delle Repubblica Socialiste Sovietiche, nel 1980, Usmanov si fece sei anni di prigione per frode. Nel 2000 la sentenza fu cassata dalla Corte Suprema perché i fatti non sussistevano e le prove erano state costruite ad arte. Musulmano, da giovane ha sposato una ginnasta ebrea, Irina Viner. I due abitano (quando sono in Gran Bretagna) a Sutton Place, villa Tudor nel lussuoso Surrey.
Dopo di lui nell’annuale classifica del Times c’è un altro russo emigrato negli Stati Uniti: Len Blavatnik, 55 anni, con affari nell’alluminio, nella chimica e nei media. E un patrimonio di 11 miliardi di sterline.
Seguono i fratelli Hinduja, indiani con 10,6 miliardi di sterline di capitale, che si dividono tra industria e finanza. Dietro di loro un altro indiano, Lakhsmi Mittal, re dell’acciaio, scivolato al quarto posto, con 10 miliardi di sterline, dopo quattro anni in cima alla classifica.
Quinto un altro russo, il patron del Chelsea Roman Abrahmovic, con un patrimonio da 9,3 miliardi di sterline guadagnato tra petrolio e industria.
Se per trovare il primo britannico bisogna arrivare all’ottava posizione, per vedere la regina Elisabetta bisogna scendere fino al 278° posto. I suoi 320 milioni di sterline sono “noccioline” in confronto ai tesori di russi e indiani.