BERLINO – Sacramenti anche ai divorziati e risposati. La diocesi di Friburgo, in Germania, lancia il suo messaggio alla Chiesa: “Sia capace di accoglierli”. Già qualche anno fa l’arcivescovo Robert Zollitsch provò a lanciare questo messaggio, subito ritirato dopo le ire dell’allora Papa Benedetto XVI. Ora ci riprova, con il Vaticano irritato e la reazione di Papa Francesco che si fa attendere.
La Chiesa cattolica non prevede i sacramenti ai divorziati risposati, considerati “quasi scomunicati”, scrive Andrea Tarquini sul Repubblica, ma Friburgo apre il dibattito indirizzandolo a Papa Francesco:
“La circolare, nota lo Spiegel online, punta ad avere un carattere di segnale valido per tutta la Chiesa cattolica tedesca, e poi anche oltre le frontiere federali. «Vogliamo aprire una porta a chi ha alle spalle un matrimonio fallito, ha ricominciato un’altra vita sentimentale, e vuole restare parte della comunità dei fedeli», ha detto al settimanale di Amburgo il decano Andreas Moehrle, responsabile della cura delle anime per l’arcidiocesi della prospera e super- ecologica città nel sudovest tedesco. «Da un lato — prosegue — dobbiamo prendere atto che queste persone si sentono escluse dalla Chiesa, e ne soffrono profondamente, dall’altro dobbiamo tenere conto della dottrina e del diritto canonico».
Oltre la metà dei matrimoni finisce in divorzio, spiega Tarquini, e sono molti i divorziati risposati in Germania:
“Già a fine settembre, all’ultima riunione della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo Zollitsch aveva detto che i divorziati risposati «appartengono alla Chiesa, per cui dobbiamo trovare soluzioni per loro nel più vasto ambito ecclesiastico». I vescovi tedeschi in realtà un passo a favore della riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati lo avevano già tentato, con Zollitsch e con il suo predecessore cardinale Lehmann. Ma la richiesta fu ritirata, dopo che Ratzinger l’aveva severamente criticata”.
La lettera della diocesi di Friburgo è chiarissima, scrive Tarquini:
“Chiede ai sacerdoti di riammetterei divorziati risposati ai sacramenti, prima di tutto la comunione ma anche la confessione e l’estrema unzione, di concedere ai loro nuovi figli il battesimo, la cresima e la prima comunione e tutti gli altri sacramenti. E raccomanda di non bandire più i divorziati risposati dai consigli dei fedeli nelle parrocchie o da altri incarichi ecclesiastici affidati a laici. Friburgo inoltre affiderà a religiosi ben preparati l’incarico di darsi cura delle anime dei divorziati risposati, in colloqui tra fedeli, ascoltando le loro drammatiche situazioni e aiutandoli a trovare di nuovo un posto, nei sacramenti e nel quotidiano, nella vita della Chiesa”.
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