LONDRA – “Londra boom, evitate la metro”. Così twitta Sally Jones, 45 anni, ex rockstar inglese divenuta da qualche anno a questa parte Umm Hussain al-Britani. La Jones alcuni anni fa ha piantato la sua rock band femminile e se n’è andata in Siria con la figlia. Ha abbracciato la causa dell’Isis, ha sposato un altro ex britannico divenuto un fanatico islamista e poi è rimasta vedova. Suo marito, infatti, è stato ucciso in un raid nel 2014.
Il punto è che Sally Jones (lady terrore secondo i media britannici) non ha minimamente cambiato i suoi piani. Continua a twittare in modo compulsivo (anche se ora il suo account è stato chiuso), a minacciare, a ipotizzare attentati. Scrive sul Corriere della Sera Marta Serafini:
La vedova dell’Isis, particolarmente attiva sui social network mercoledì ha twittato dal suo account @MrsHu554in (il profilo ora risulta sospeso): «Londra —-boom». Poi l’emoticon, :). Poi, la minaccia: «Niente panico, suggerisco solo di prendere i mezzi a Londra». Messaggi deliranti e di propaganda. Ma che delineano uno scenario inquietante, ossia quella dei foreign fighters di rientro Europa per commettere attentati, ipotesi contenuta anche nell’ultimo rapporto Interpol-Europol. Al di là delle ipotesi, la donna — che già in passato aveva spiegato di voler ripercorrere la strada delle vedove nere cecene — ha lasciato intendere di star per tornare nella capitale britannica: «A essere onesta, vorrei tornare a Londra in giugno o a luglio, e in particolar modo nella Tube (la metro)». Di recente infatti i documenti ufficiali dello Stato Islamico hanno ventilato la possibilità che anche le donne possano compire il martirio, fin qui riservato solo agli uomini.
Per ora la Jones sembra occuparsi di propaganda. Un compito, questo, che Isis affida spesso e volentieri alle donne. Ma sempre Marta Serafini osserva:
Ma la donna potrebbe anche essersi già spinta oltre. Prima di tutto ha minacciato la giornalista del New York Times, esperta di terrorismo, Rukmini Callimachi apostrofandola: «Ruki, guardando il tuo profilo si vede che sei totalmente ossessionata dallo Stato islamico. Darò loro una tua foto». Ma non solo. Di fronte al post di Michael Smith, esperto statunitense di terrorismo, che si interroga sulla possibilità che la Jones possa star addestrando le donne per attacchi in Europa —il ruolo sempre più centrale delle donne nell’organizzazione terroristica è stato sottolineato anche in una relazione dei servizi segreti italiani prima e di quelli spagnoli poi — Sally Jones non smentisce, anzi retwitta il post. Solo propaganda? Forse. Ma in un altro messaggio la donna scrive, «Sorelle nel Regno Unito, seguite il Ramadan e uccidete gli infedeli che non vi permettono di rispettarlo».