SHINDAND, AFGHANISTAN – Un militare italiano, il tenete Massimo Ranzani, è morto e altri quattro sono rimasti feriti nell’ovest dell’Afghanistan. La causa dell’incidente è stata l’esplosione di una bomba. I militari italiani, del quinto Reggimento Alpini, erano a bordo di un veicolo blindato Lince che è saltanto su un ordigno improvvisato. L’attacco è stato in seguito rivendicato dai talebani.
Silvio Berlusconi ha commentato con rammarico l’episodio, mettendo in dubbio l’efficacia di tutta la missione: “E’ un tormento, un calvario e tutte le volte ci si chiede se questo sacrificio che impegna il parlamento con voto unanime e tutto il popolo italiano ad essere lì in un paese ancora medioevale sia uno sforzo che andrà in porto”. Berlusconi ha quindi precisato: ”Dobbiamo andare avanti”.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha subito ribadito che la prosecuzione della missione non è in dubbio: ”Il nostro dovere” è ”rispettare gli impegni internazionali che abbiamo preso con la Nato e con le Nazioni Unite”.
L’attentato è avvenuto nel corso di un pattugliamento nella zona di Shindand. Il ministero della Difesa ha spiegato che il convoglio stava rientrando alla base dopo un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale.
La notizia è stata data dall’Ansa, che ha riferito di averlo saputo da “fonti qualificate”.