Agricoltura in Puglia: Mantovano firma accordo sulla sicurezza

Pubblicato il 11 Giugno 2011 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

BARI – ''Adesso ci diamo una mano reciprocamente''. Così il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha commentato, a Bari, la sigla di un protocollo di intesa in materia di sicurezza agricola e agroalimentare.

''Questa – ha sottolineato – è una sperimentazione, si fa per la prima volta in Puglia, e se va bene la estendiamo all'interno territorio nazionale''.

Per Mantovano, ''questo protocollo e' frutto di una sollecitazione che viene dalle organizzazioni agricole operanti su tutto il territorio nazionale, in particolare su quello pugliese. Ed e' anche nella redazione il frutto di un lavoro comune operato dai rappresentanti delle organizzazioni e dal dipartimento di pubblica sicurezza''.

''Verra' istituito a Bari – ha spiegato – un gruppo di lavoro che avra' il compito di vagliare tutte le situazioni che provengono dal territorio in materia di aggressione alla sicurezza in agricoltura, di capire quali sono gli interventi successivi a questa analisi dei fattori di rischio. E di far collaborare anche quelle realta', come i consorzi di vigilanza, che hanno una importanza cruciale in questo settore''. ''Attraverso maggiore raccordo e coordinamento – ha rilevato – si possono coprire quella zone scoperte che finora ci sono state ed evitare contestualmente delle sovrapposizioni''. ''Non e' il solito strumento di generico monitoraggio – ha sottolineato il sottosegretario – perche' avra' il compito, semestralmente, di redigere una relazione sullo stato dei lavori. Ma, soprattuto, tutte le informazioni saranno fornite da gruppi di lavoro in qualche misura funzionali, serventi, operanti in ciascuna della province pugliesi. E, quindi, io mi auguro che questo non sara' solo un organismo istituzionale, ma un organismo di cui faranno parte i rappresentanti sia a livello regionale sia provinciale delle organizzazioni di categoria''.

''Mi auguro – ha concluso Mantovano – che questo possa motivare gli agricoltori, vedendo una maggiore vicinanza delle istituzioni, a denunciare quello che oggi rimane ancora, per una serie di motivi, non esposto alle forze di polizia''.