ROMA – Il procuratore aggiunto Alberto Caperna è morto di infarto a Roma il 14 ottobre. Il magistrato di 61 anni era il titolare delle indagini sui casi di Franco Fiorito e Vincenzo Maruccio per i fondi di Pdl ed Idv della Regione Lazio. Caperna era originario di Veroli, in provincia di Frosinone. I casi di Fiorito e Maruccio finirono sulla sua scrivania in quanto era il titolare dei procedimenti contro la pubblica amministrazione ed in questa veste coordinava le indagini relative a fatti di corruzione e peculato.
Al suo attivo Caperna aveva svolto importanti inchieste giudiziarie tra le quali il crollo del palazzo di via Vigna Iacobini, avvenuto alla fine degli anni novanta nel quartiere Portuense, a Roma. Al suo vaglio sono finite numerose e delicate inchieste giudiziarie come quelle relative al caso di Luigi Lusi ed altre analoghe. Noto per la sua riservatezza e discrezione, ma soprattutto per la sua professionalità, Caperna si è anche occupato della vicenda della casa dell’ex ministro Claudio Scajola, dell’appalto nell’ambito dell’inchieste sul G8 della scuola Marescialli di Firenze, dell’indagine Parentopoli romana, del filone romano dell’inchiesta Parmalat. Si occupò anche della presunta compravendita di senatori.
I commenti sono chiusi.