Alto Adige, 130 famiglie chiedono asilo in Austria per non fare i vaccini ai figli

Alto Adige, 130 famiglie chiedono asilo in Austria per non fare i vaccini ai figli
Ansa

BOLZANO – Non vogliono vaccinare i propri figli e così 130 famiglie dell’Alto Adige hanno deciso di chiedere “asilo” in Austria. Dopo l’introduzione nella Regione dei vaccini obbligatori per l’ammissione a scuola dei bambini, l’attivista no vax Reinhold Holzer ha raccolto i genitori contrari come lui ai vaccini e ha annunciato di aver scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente austriaco Van der Bellen per chiedere la revoca dell’obbligatorietà.

L’antivaccinista Holzer, intervistato all’Ansa, definisce i vaccini come veleno e ha detto di essere pronto a rivolgersi anche al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra:

“I genitori hanno già scritto al presidente italiano Mattarella, a quello austriaco Van der Bellen, come anche al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra. Di certo non avveleneremo i nostri bambini. Asilo non chiede solo chi scappa da una guerra, ma anche chi si vede privato dei diritti umani”.

Secondo Holzer i vaccini sono “una carneficina chimica ai danni dei nostri figli” e sono soprattutto altoatesini che vivono nei pressi del confine – come Vipiteno, Bressanone e la alta val Venosta –

“che intendono trasferirsi in Austria per non dover vaccinare i loro figli oppure rischiare multe salatissime”.

L’esperto di edilizia biologica negli anni ’90 era ‘scappato’ con la moglie e i quattro figli in Austria, perché la Cassazione a Roma gli aveva revocato la potestà genitoriale proprio per non aver vaccinato i propri bambini, suscitando grande clamore mediatico. Su intervento dell’allora governatore Luis Durnwalder, la famiglie era tornata dopo alcune settimane in Alto Adige.

“Gli altoatesini – ha detto Holzer – sono particolarmente sensibili ai temi della salute e dell’ambiente, perciò da noi il numero di bambini non vaccinati è particolarmente alto”.

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