Barbara Berlusconi si è laureata in filosofia. Alla sua tesi telecamere, fotografi ed il papà premier in prima fila. Tutto in grande come era prevedibile che fosse. C’è però una cosa, un fatto, una frase, una proposta che forse era anch’essa prevedibile, magari però non in maniera così evidente. Il rettore e fondatore dell’università San Raffaele, don Luigi Verzè, che chiede alla neolaureata di diventare docente.
“Collabori alla fondazione di una facoltà di economia e ne diventi docente!” ha detto Verzè a Barbara Berlusconi, la quale anche un po’ imbarazzata e forse anche poco interessata ha risposto con un laconico “ci penso”.
Una proposta, quella di Verzè, che come prevedibile non è piaciuta. In particolar modo a Roberta De Monticelli, docente del corso Filosofia della Persona all’università San Raffaele, che in una lettera riportata dal quotidiano Repubblica denuncia tutto il suo disappunto.Ecco il testo della lettera.
“Insegno Filosofia Persona alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Scrivo queste righe per dire: non in mio nome. Non è certamente in mio nome che il nostro rettore don Luigi Verzè, intervenendo come è suo diritto alla cerimonia delle proclamazioni delle lauree, si è rivolto alla sola candidata Barbara Berlusconi, che giungeva a conclusione del suo percorso triennale, chiedendole se riteneva che potesse nascere una Facoltà di economia del San Raffaele basata sul pensiero dell’autore sul quale verteva la sua tesi (Amartya Sen), e invitandola a diventare docente di questa università, in presenza del Presidente del Consiglio, il quale assisteva alla cerimonia. Intendo dissociarmi apertamente e pubblicamente da questa che ritengo una violazione non solo del principio della pari dignità formale degli studenti, non solo della forma e della sostanza di un atto pubblico quale una proclamazione di laurea, non solo della dignità di un corpo docente che il Rettore dovrebbe rappresentare, ma anche dei requisiti etici di una istituzione universitaria d’eccellenza quale l’Università San Raffaele giustamente aspira ad essere.”
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