BOLOGNA – Sono bianchi, italiani. Sono armati di mazze, tirapugni e spray al peperoncino. E così armati puntano e aggrediscono gli spacciatori dicendo a chi passa là per caso di non immischiarsi se non vuole essere “trattato” alla stessa maniera. Ronde punitive che, racconta il Resto del Carlino, avvengono da alcune sere a questa parte in una delle zone più calde di Bologna, il quartiere della Bolognina.
A raccontare al quotidiano quanto accade è Francesco Nadalini, del Comitato azione Bolognina e il suo racconto sembra la scena di un film alla Gomorra:
«Sono sceso dalla macchina e un ragazzo chiaramente italiano e con il volto coperto mi ha detto di stare fermo e non immischiarmi. A quel punto ho visto sette-otto persone, con giubbotti scuri, cappelli e sciarpe alzate sul viso, correre verso una gruppo di spacciatori e prenderli a botte con dei manganelli».
Sta di fatto che secondo quanto denuncia Nadalini nessuno si premura di chiamare soccorsi o forze dell’ordine. Anzi.
«In questa strada praticamente ogni sera ci sono liti – spiega Nadalini –. Raid punitivi del genere, con manganelli e spray al peperoncino, dove vengono puntati gli spacciatori, non ne ho mai visti. È stata sicuramente un’azione punitiva». Altri raccontano di sette-otto ragazzi vestiti con giubbotti, sciarpe e cappelli a copertura del volto, correre in via Franco Bolognese verso via Fioravanti a caccia degli spacciatori. «Erano tutti bianchi, italiani, avevano i tirapugni e le mazze – confida un pusher africano che era presente –. Alcuni di noi sono stati accecati con lo spray negli occhi e poi presi a botte. Un senegalese di cinquant’anni è stato buttato a terra e picchiato».
L’aggressione è durata pochi minuti, ma dopo nessuno ha chiamato ambulanze, polizia o carabinieri. Quel che è certo è il deserto che si è creato in strada dopo il raid punitivo degli ignoti aggressori senza volto, e anche dopo ore non si è visto più nessuno spacciatore in giro. Tutto doveva rimanere sotto traccia, ma ieri mattina la voce di quanto accaduto è circolata velocemente nel quartiere. «Un tunisino, cliente del mio negozio, ha raccontato di aver visto un uomo buttato a terra in via Fioravanti – rivela un commerciante –. Qui succedono tante cose strane, non so se sia andata realmente così, ma di certo non mi sorprendo».