BRESCIA – I giudici del Tar hanno bocciato il “divieto di moschea“ del piano regolatore di Brescia (Pgt, piano di governo del territorio) approvato nel 2012 dalla precedente giunta di centrodestra.
Libero insorge:
“Più spazi e soldi per l’islam – A Brescia il Tar straccia le norme di Comune e Regione per limitare i centri musulmani – Un fedelissimo del nuovo sindaco Pd ha aiutato i pachistani a vincere il ricorso”
Ma l’Italia, fino a prova contraria, non è uno Stato confessionale, quindi è assurdo fare un piano regolatore che, con una formula barocca, “non prevede luoghi di culto per i non cattolici”.
L’associazione islamica Muhammadiah, che gestisce il centro a prevalenza pachistana, ha però presentato ricorso. E ha vinto. Secondo il Tar, l’islam «è religione diffusa e radicata, e un ordinamento democratico come il nostro deve tenere conto della pluralità delle rappresentanze sociali e religiose». Quanto poi all’insindacabilità della classificazione urbanistica della moschea, il Tar ricorda che la discrezionalità è sindacabile se si traduce in scelte «manifestamente illogiche e assurde».