Altro che bufala dop, specialmente se è il presidente del Consorzio che dovrebbe tutelarla ad annacquare il latte. L’imprenditore Luigi Chianese è stato colto con le mani nel sacco mentre inquinava l’originalità e la genuinità del prodotto che fa onore alla Campania, sia in Italia che all’estero.
Il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, non ha potuto che prendere atto dello scandalo e cercare di correre ai ripari: «Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della mozzarella di Bufala», ha spiegato ai microfoni di Radio Montecarlo.
«Ho già firmato un Decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione. Da due anni a oggi – ha dichiarato il ministro – la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella Grande Distribuzione hanno rivelato che nel 25 per cento dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere Mozzarelle di Bufala poiché contenevano almeno il 30 per cento di latte di vacca», ha detto.
Chianese, salito in carica dopo le dimissioni di Francesco Serra, aveva espresso la volontà di «consolidare ancora di più la qualità e l’eccellenza della mozzarella nelle aree Dop (Caserta, Salerno, Napoli, Benevento e province di Roma, Latina, Frosinone e Foggia)». Proprio per questo in Regione si sono levati gli scudi contro il presidente del Consorzio: «Ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli nelle aziende, perché è inconcepibile che per le inaccortezze e le frodi di alcuni un’intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere fortemente penalizzata», ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi.
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