Figlie bulle? La colpa è dei genitori: “Pignorare le case”

MILANO – Nel 2002 aggredirono e rapinarono una ragazzina, oggi pagano i genitori per non avere educato bene le rispettive figlie: se non pagheranno 50 mila euro verranno pignorate le loro case. Le mamme e i papà di Valeria e Sara sconteranno la colpa di «non avere educato adeguatamente e non aver ben vigilato sulle proprie figlie».

Tutto comincia il 23 aprile 2002, le ragazze allora avevano appena 15 anni e prendono a calci una ragazzina di 13, Federica che le aveva guardate “troppo”. Tutto succede in via Falconi, a Crescenzago, periferia nord-est di Milano, vicino al San Raffaele.

Valeria e Sara vengono poi denunciate anche «per rapina aggravata». «Per le due amiche viene aperto un procedimento penale al tribunale dei Minori che si conclude con «l’estinzione dei reati ascritti per positivo superamento del periodo messa alla prova presso i servizi sociali». Ma non si ferma il processo civile. Con una sentenza che obbliga le famiglie al pagamento di 46.574,53 euro. Più 804,66 euro per le spese, 2.261,51 per i diritti e 5.122 per onorari. Naturalmente a parte l’Iva e Cpa (cassa previdenza avvocati) e il rimborso forfettario al 12,5%. Soldi che i genitori delle allora quindicenni, non hanno. E proprio a seguito del mancato pagamento, viene eseguito il pignoramento degli immobili dei genitori di Valeria e della madre di Sara. Il prossimo 27 febbraio ci sarà l’udienza delle parti e se quella somma non verrà elargita, le case finiranno all’asta», spiega il Corriere della Sera

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