FIRENZE – “Malati di cancro costretti a sborsare 10 euro per ogni esame radiologico“. Accade in Toscana dove “una mozione approvata dal Consiglio regionale da più di un mese è ancora inascoltata dalla giunta. Se la situazione non si sblocca presenterò un’interrogazione e non escludo altre iniziative”. La denuncia è di Marco Carraresi, capogruppo dell’Udc nel Consiglio regionale della Toscana e membro della Commissione sanità. Il tema dell’esternazione è il ticket sulla digitalizzazione, che in una situazione di grave crisi economica ci può anche stare, ma le esenzioni. Malati cronici, come per esempio le persone colpite da tumore, devono pagare.
Alcuni esempi riportati dal Corriere della Sera:
Una cassiera di un supermercato (1000 euro al mese di stipendio e 550 euro di affitto) di 42 anni deve sborsare 30 euro alla settimana di ticket per i tre esami settimanali indispensabili a monitorare il tumore. E accade anche che la moglie di un malato di Parkinson, costretto a frequenti indagini diagnostiche (Tac, risonanza magnetica) dopo aver scoperto di dover pagare un balzello in più, abbia scritto una mail aperta al governatore Rossi per togliere “l’ingiusto e gravoso” ticket.
Il ticket continua così a provocare proteste e disagi e a creare imbarazzo soprattutto nel centrosinistra che governa la Regione. E adesso alcuni partiti della maggioranza, come Sel, chiedono di abolirlo o quanto meno ripensarlo radicalmente. Cosa che potrebbe accadere molto presto. L’assessore alla Sanità, Luigi Marroni, sta infatti lavorando a una modifica sostanziale per determinare un tetto di 30 euro. Si pagherebbero così solo i ticket per tre esami annui e il resto sarebbero gratuiti almeno per quelle categorie particolarmente esposte.
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