LODI – Mentre a Londra o a New York i cani corrono liberi nel parco, in Italia sempre più città vietano loro anche la semplice passeggiata con guinzaglio e museruola. Da Lodi sabato mattina è però cominciata la rivolta animalista contro i sindaci che con ordinanze o regolamenti del verde mettono limiti alla libertà dei cani. A guidarla l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, che già da ministro del Turismo aveva firmato con l’Anci un accordo per favorire l’accesso dei cittadini accompagnati da animali d’affezione a tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico, compresi gli uffici e i mezzi di trasporto pubblico.
A Lodi molti cittadini hanno quindi sfilato per il centro con i propri animali al seguito lungo le vie della città, attraverso zone proclamate off limits per i quattrozampe dal regolamento. Zone rosse di Lodi sono il Parco Isola Carolina e i giardini intitolati al Barbarossa. Pena una sanzione da 25 a 500 euro.
Appare paradossale che i cani siano i benvenuti alla Pinacoteca di Jesi, ma trovino cancelli chiusi in un polmone verde di città. “La legge dello Stato e il buon senso sono dalla nostra parte. Non ci fermeremo – annuncia l’onorevole Brambilla -. Questi divieti sono illegittimi”.
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