Cannabis terapeutica, in Toscana via libera alla proposta di legge

FIRENZE – Garantire ai cittadini residenti in Toscana l'accesso ai farmaci cannabinoidi per combattere il dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie. E' l'obiettivo di una proposta di legge regionale, si spiega in una nota, che è stata licenziata il 23 aprile a maggioranza dalla commissione sanita' del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Marco Remaschi (Pd), con il voto contrario di Pdl e Udc.

L'atto unifica due diverse proposte di legge e vede come primi firmatari Enzo Brogi (Pd) e Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi), insieme, tra gli altri, a Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto). L'atto sara' discusso in aula nella seduta del 2 maggio, per l'approvazione finale. Secondo Remaschi la proposta e' un ''segnale importante di apertura e civilta''', che magari potrebbe essere accompagnato, in sede di approvazione in aula, da un ordine del giorno della commissione che impegna la Giunta regionale a svolgere un'azione forte nei confronti del ministero.

In quest'ottica Stefano Mugnai (Pdl), ha spiegato che l'azione dovrebbe essere quella di chiedere al ministero della Sanità di valutare se tali farmaci siano o meno da inserire nel tabellario farmaceutico e aggiunto che ''siamo di fronte ad una legge bandiera''. Per Marco Carraresi (Udc) ''è una legge manifesto con risultati pratici pari allo zero e dove l'aspetto scientifico e' pressoche' ignorato''.

Soddisfatto il consigliere regionale del Pd Enzo Brogi ''perche' dopo un lungo lavoro l'iter sta per arrivare a conclusione. Questa legge era stata fortemente voluta anche dalla nostra collega Alessia Ballini, che ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza dell''illegalita'' dei farmaci a base di cannabinoidi, che l'aiutavano nell'affrontare la malattia e le conseguenze delle cure chemioterapiche''. Per Brogi ''si tratta di un testo importante, anche se probabilmente ancora perfettibiile, dato che e' la prima legge di questo tipo in Italia e potrebbe diventare un punto di riferimento anche per altre regioni, visto che, abbattendo un muro privo di fondamento scientifico, apre all'utilizzo dei farmaci cannabiniodi, richiesto a gran voce da tante persone che necessitano di tali farmaci''.

Dal capogruppo Fds-Verdi Monica Sgherri critiche al consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai che in commissione ha votato contro il provvedimento e sottolineato la necessita' di chiedere al ministero della Sanita' di valutare se tali farmaci siano o meno da inserire nel tabellario farmaceutico. ''Il suo – spiega Sgherri – e' un attacco nient'altro che ideologico, perche' l'impianto della legge e' giuridicamente rispettoso dei delimitati ambiti di competenza regionale; nonche' di quanto e' gia' possibile ma, oggi, a fronte di una situazione assai farraginosa che affida alla buona volonta' dei singoli medici, spesso ignari di tale possibilita'''.

Sgherri spiega che ''con la legge vengono definite le modalita' per accedere all'uso terapeutico di questi farmaci in ambito ospedaliero. Amareggia quindi che, per mere polemiche politiciste, venga respinto cosi' pesantemente quello che i pazienti chiedono. Per questo e' un dovere della Regione facilitarne l'accesso''.

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