Una volta accompagnati gli alunni fuori dalla classe, i maestri non sono responsabili se un bambino cade e si fa male in cortile, per la ressa che si forma all’uscita di scuola al termine dell’orario di lezione. Lo ha decretato una sentenza della Cassazione che ha negato una richiesta di risarcimento danni avanzata da due genitori campani nei confronti di un Istituto di Aversa, perchè il figlio era caduto all’uscita di scuola.
In primo grado il Tribunale Santa Maria Capua Vetere ritenendo vi fosse una responsabilità del personale scolastico, aveva stabilito un risarcimento nei confronti dei due genitori, di circa 8 mila euro per le lesioni riportate dal bambino, caduto ”al termine delle lezioni del doposcuola, picchiando la testa contro un gradino”, nella ”ressa formatasi all’uscita nel cortile”. Sentenza ribaltata in Appello dai giudici della Corte di Napoli che hanno negato il risarcimento perchè risultava ”che gli alunni erano stati accompagnati fuori dalla classe dalle insegnanti e il bambino al momento della caduta si trovava vicino alla madre”.
Decisione confermata anche in Cassazione, dalla Terza Sezione Civile. I Supremi giudici, infatti, nella sentenza n.17215, hanno ritenuto corrette le valutazioni della Corte d’Appello che ”escludono ogni ipotesi di colpa a carico delle insegnanti che stavano accompagnando il ragazzo all’uscita, essendo stato assolto l’obbligo di vigilanza che incombeva su esse. Al contrario, l’infortunio si era verificato a causa dei comportamenti del tutto imprevedibili dello stesso ragazzo e quindi nessuna ipotesi di inadempimento risulta configurabile”.