Morena Loprete è stata assolta. La donna di 22 anni accusata di aver ucciso la figlia di 14 giorni a Catanzaro nel dicembre 2008, non è imputabile perché al momento dell’infanticidio era incapace di intendere e di volere.
La sentenza è stata emessa martedì mattina dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo, che ha disposto per la donna il ricovero per tre anni in una struttura sanitaria che non sia un ospedale pischiatrico.
La Loprete nel dicembre del 2008 dopo una lite furibonda con il marito Donato Rosario, di 23 anni, colpì il coniuge con un coltello, l’uomo ferito gravemente riuscì a strappare di mano l’arma alla moglie, che in preda a un raptus di follia prima con un morso gli strappò il lobo dell’orecchio poi scaraventò la neonata a terra uccidendola.
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