ROMA – I sindacati insieme in piazza a Roma. Cgil, Cisl e Uil uniti dopo dieci anni. La manifestazione unitaria è prevista per la mattina di sabato 22 giugno in piazza San Giovanni. Oltre 100 mila persone sono scese in piazza per chiedere lavoro e “un fisco più equo”. Molte sono arrivate a Roma da altre parti d’Italia con 1.400 pullman e voli aerei e navi ‘speciali’.
I manifestanti si sono trovati in piazza della Repubblica e in piazzale dei Partigiani, per incontrarsi alle 11.30 circa in piazza di porta San Giovanni, dove è stato allestito il palco per gli interventi finali.
Presenti i tre segretari generali, Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil) per chiedere provvedimenti “urgenti e indispensabili” al governo. Per i sindacati non c’è più tempo da perdere, “bisogna frenare la caduta libera dell’economia del nostro paese” rivedendo immediatamente questioni come gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi.
Il pacchetto Giovannini, le misure che il governo si accinge a mettere in campo per l’emergenza lavoro, “da quanto è emerso non sembra gran cosa, così non serve a niente”, ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti, alla testa di uno dei due cortei della manifestazione. “Non mi sembra che sia una cosa che possa avere uno straccio di efficacia”, ha aggiunto. “A staccare la spina” al governo “non saranno Berlusconi o il Pd”, ma “saranno i cortei dei disoccupati”, ha detto il leader della Uil.
Anche il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, ex leader Cgil, si è unito al corteo dei sindacati con Susanna Camusso. “Il Pd è a fianco di questa manifestazione unitaria dei lavoratori”. “C’è rispetto e condivisione dell’obiettivo di mettere il lavoro al primo punto”, ha continuato Epifani sottolineando il ruolo del sindacato in questa fase di crisi “per governare i processi e stimolare i comportamenti di tutti”.