PADOVA – Leonardo, il bambino conteso di Cittadella deve tornare a vivere con il papà. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Brescia, con una sentenza che conferma il decreto della Corte d’Appello di Venezia ma è ancora più netta: da oggi, lunedì 20 maggio, il bimbo di 10 anni, alla fine del week end lungo con sua madre, non solo tornerà a casa del padre, ma acquisirà anche la residenza in quella casa.
Il padre, come spiega il Messaggero, manterrà la piena potestà sul figlio. La madre potrà vedere Leonardo ma secondo i turni stabiliti dai giudici.
Finisce così, almeno si spera, una vicenda iniziata nel 2004, e culminata con il video trasmesso da Chi l’ha visto in cui si vedeva il bambino portato via a braccia da una scuola di Cittadella per sottrarlo alla madre e affidarlo in esclusiva al padre.
Dopo quelle immagini la Corte di Cassazione decise di dare l’ultima parola alla Corte d’Appello di Brescia, che venerdì 17 maggio ha deciso di dare la piena potestà al padre e di trasferire la residenza del bambino dalla casa di accoglienza all’abitazione del padre.
Tra i passaggi del decreto ce n’è uno in cui si riconosce che il piccolo è affetto da Pas (Parental alienation syndrome), sindrome da alienazione genitoriale. Questa sindrome è caratterizzata da un “forte conflitto di fedeltà nei confronti della madre e un ingiustificato rifiuto nei riguardi del padre”. Per questo motivo la decisione dei giudici: per riequilibrare quei sentimenti “ingiustificati”.
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