Claudio Nastasi soffoca la moglie Renata Ottone nel sonno e si lancia dalla finestra

Claudio Nastasi soffoca la moglie Renata Ottone nel sonno e si lancia dalla finestra
Claudio Nastasi soffoca la moglie Renata Ottone nel sonno e si lancia dalla finestra

VARESE – Una vita apparentemente perfetta, un matrimonio felice e i viaggi insieme da raccontare ad amici e conoscenti. Questa la cornice entro cui si sarebbe svolta la routine coniugale di Claudio Nastasi, 62 anni, e di Renata Ottone, 57, entrambi pensionati e residenti in un signorile appartamento al secondo piano di una palazzina di Vergiate, in provincia di Varese, stroncata dall’ inspiegabile agire dell’uomo che, dopo aver soffocato nel sonno la moglie, si è gettato dalla finestra, morendo sul colpo.

Nella sua mente, questa l’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti, avrebbe preso il sopravvento l’irrazionale paura che sia lui che la sua consorte potessero essere gravemente malati. Sgomento, stupore e incredulità, sono i sentimenti espressi dai vicini che, a partire dalle 10 del mattino di sabato 27 maggio, si sono susseguiti nei pressi del civico 20 di via Cusciano, dove la coppia risiedeva. “Erano molto uniti, facevano viaggi e sembravano davvero felici”, il commento di un conoscente.

A dare l’allarme, verso le 9, è stata una donna che abita a pochi passi dalla casa. Era uscita per andare a gettare la spazzatura, quando ha udito un tonfo sordo e si è precipitata a verificare cosa fosse accaduto, trovandosi davanti il corpo senza vita di Claudio Nastasi. I soccorritori del 118, arrivati sul posto poco dopo, hanno accertato che per il pensionato non ci fosse nulla da fare e hanno avvisato i carabinieri di Gallarate (Varese).

Sono stati i militari, una volta entrati nell’abitazione, a scoprire il corpo senza vita della moglie. Distesa sul letto, vestita di tutto punto e con le braccia incrociate, Renata Ottone era probabilmente già morta da qualche ora. Attorno, nell’appartamento, un ordine e una pulizia quasi maniacali. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sul posto sono arrivati anche il medico legale e il pm di Busto Arsizio (Varese) Rosaria Stagnaro, che coordina le indagini, la donna sarebbe stata soffocata nel sonno con un cuscino.

Il marito poi, dopo averla vestita e “preparata”, è salito al secondo piano della sua abitazione, in solaio, ha aperto la finestra e si è gettato da circa dieci metri di altezza. Nessun biglietto, apparentemente nessun movente per l’omicidio-suicidio eppure, sentite le persone più vicine alla coppia, sarebbe emersa una possibile spiegazione.

Nastasi, da qualche mese, temeva per la sua vita e per quella della consorte, persuaso che entrambi potessero essere gravemente malati. Dopo ripetuti accertamenti clinici, sia per l’uomo che per la moglie, tutti con esito apparentemente negativo, l’uomo sarebbe stato invitato dal proprio medico a chiedere il supporto di uno specialista, per un possibile problema di ipocondria. Il pensionato però, ha forse ritenuto che il dottore si sbagliasse e, nella notte, ha probabilmente deciso di porre fine alla sua vita e a quella della moglie.

Gestione cookie